Nota di colore che merita una pubblicazione. Quando ero a studiare in università a Milano, ogni tanto capitava di avere 2 ore di pausa tra le lezioni del mattino e quelle del pomeriggio. Per muoversi un po’ e cambiare aria io (unica donna in un corso da almeno 90 maschietti) proponevo un giro in centro e, perché no, una tappa in qualche ristorante sfizioso diverso da quelli che si trovavano in Piazza Leonardo e limitrofi (tipo la rosticceria in cui il piatto top erano stati rinominato “gnocchi alla gnocca” – che classe i miei compagni…). Al 90% delle volte venivo paccata perché c’era sempre qualcuno che non aveva assolutamente voglia di prendere la metro e tutto il traffico della strada (e notate che ero io quella che abitava più lontana e pendolare con almeno 2 ore di andata e 2 di ritorno al giorno). Bene, un giorno “la butto lì” e la risposta arriva corale:”sìsì, andiamo in centro, che bello!”. Stranita ma comunque soddisfatta con il sorriso della donna potente che viene rispettata mi incammino, giusto il tempo di arrivare nella metro e capisco tutto… modelle ovunque e compagni di università con tanto di bava alla bocca. E’ stato questo il modo in cui ho scoperto per la prima volta l’esistenza della Milano Fashion Week. Casualmente inizia proprio oggi e porta a Milano un sacco di movimento, di vestiti improbabili, di commentatori glamour estrosi e di modelle magroline che “ma su, fatevelo un panino”. Poco importa, stasera il mio fashion è il pigiamone sul divano nella super provincia valligiana e un po’ di planning per il mio blog colorato, con un tenero pensiero nostalgico a quanto mi mancano gli anni in università.