Un esperimento homemade che cercavo di replicare da tempi era questo: il pluribloggerato “beeswax wrap”, che altro che non è se non un ritaglio di stoffa cerato per conservare cibi. Online se ne trovano di ogni foggia e dimensione, soprattutto da quando è tornata di moda l’ecosostenibilità (perché in fondo 50 anni fa eravamo già ecosostenibili senza saperlo).

Per ridurre la plastica, complice anche il post lockdown che ci invita a comprare locale per sostenere le piccole realtà di paese, stiamo riscoprendo vetro, assorbenti lavabili, casette del latte e spese dai contadini. E quindi ben vengano queste chicche riciclose, perfettamente realizzabili anche in casa con il minimo sforzo. Se avete della cera d’api (e magari avete già provato anche a preparare il vostro balsamo labbra alla menta), potete cimentarvi anche in questo esperimento.

Necessario:

  • Ritagli di stoffa
  • Circa 2 cucchiai di cera d’api in chips per ogni quadrato di tessuto 30x30cm
  • Forbici, possibilmente a zig-zag
  • Pennello, meglio se in silicone (è nettamente più semplice da pulire)
  • In alternativa: forno, ferro da stiro o 2 pentolini per sciogliere la cera a bagnomaria
  • Carta da forno

Realizzazione:

Ritagliate la stoffa della dimensione desiderata con le forbici a zig-zag. Potete usare diversi metodi per impermeabilizzare il panno, vi spiego come.

IN FORNO (la tecnica che ho utilizzato io)
Preriscaldate il forno a 100°C, statico. Foderate una teglia con carta forno, adagiate sopra il tessuto e distribuite uniformemente in superficie le chips di cera. Scaldate in forno per 5 minuti (o più se la cera non è ancora del tutto sciolta). Appena togliete la teglia spennellate per distribuire uniformemente la cera su tutto il panno. Giratelo e ripetete sul retro. Se la cera si rapprende troppo in fretta e dovete ancora finire passate la stoffa nuovamente in forno per qualche minuto.

CON IL FERRO DA STIRO
Appoggiate sull’asse da stiro un foglio di carta forno, adagiate sopra il ritaglio di tela, le chips ed infine un altro foglio di carta forno. Stirate in superficie in modo da sciogliere la cera, poi passate il ferro in maniera uniforme per distribuirla in tutti gli angoli. Stirate anche sul retro. Fate attenzione che non fuoriesca della cera dalla carta forno, se si appiccica al ferro combinerete un disastro.

A BAGNOMARIA
Portate a bollore dell’acqua in un pentolino. Adagiate sopra, in modo che galleggi, un pentolino più piccolo, meglio se antiaderente, con all’interno la cera. Una volta che sarà liquefatta spennellatela sul tessuto, sia sul fronte che sul retro, mantenendo il padellino a bagno in modo non si solidifichi.

Come funziona?

  • Niente di più facile: appoggiate il beeswax wrap sul bordo del contenitore che volete sigillare e modellate i bordi: il calore delle vostre mani ammorbidirà la cera facendola aderire su sé stessa e sul recipiente.
  • Essendo di origine naturale potete usarlo anche a contatto diretto con i cibi. Avvolgeteci un sandwich, del formaggio stagionato, del pane o della verdura avanzati. Evitate carne e pesce crudo, prodotti oleosi o particolarmente bagnati, in questo caso vi consiglio di metterli in una ciotola e di usare il wrap solamente come tappo.
  • Per pulirlo sciacquatelo sotto acqua fredda o tiepida.
  • Non utilizzate spugnette per non rimuovere il film di cera.
  • Non utilizzate questa pellicola in forno, al microonde o su alimenti caldi.
  • Non lavatelo in lavatrice né lavastoviglie.
  • Se dopo un po’ di utilizzi perde aderenza potete passarlo al forno per ripristinare parte della cera d’api persa con l’usura.

Qualche suggerimento:

  • Se non avete in casa della cera d’api, potete riciclare la cera usata per alcuni formaggi (tipo Galbanino e BabyBel).
  • Se utilizzate tele più leggere otterrete comunque l’effetto sigillante e traspirante, ma risparmierete cera e sarà ancora più semplice farle aderire alle ciotole.
  • Se il panno assorbe troppa cera potete raschiare quella in eccesso con il dorso di un coltello e conservarla per eventuali futuri rabbocchi.
  • Se la stoffa vi sembra troppo rigida appallottolatela un po’ di volte, con questo trucchetto e con l’utilizzo diventerà più morbida e modellabile. La rigidità può essere dovuta anche a una tela troppo spessa, optate per un tessuto più leggero alla prossima infornata!