PolpettePorroTacchinoSono pronte in un attimo, sono lo svuotafrigo per eccellenza, è sempre buona norma averne un sacchetto surgelato per i pranzi di emergenza e sono il compromesso perfetto trasformandosi comodamente da finger food per un aperitivo inaspettato a secondo gustoso. Cosa sono? Le polpette! Con queste premesse non potete non provarle in questa versione con tanta verdura e tacchino. Per farle ancora più light provate la cottura al forno!

Ingredienti:
Per le polpette (circa 50 pezzi):
1 porro
1 cucchiaio di olio evo
1 bicchiere di acqua
400g macinato di tacchino
1 uovo
1 fetta di pane bianco imbevuta in circa 3 cucchiai di latte
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
Qualche rametto di timo, sale e pepe a piacere
Farina e pangrattato in ugual proporzione QB

Per la composizione & la cottura:
Farina 00 per rotolare le polpette ed impanarle prima della cottura
2 cucchiai di burro

Per la salsa:
1 bicchiere di latte
1 bustina di zafferano

Preparazione:
Pulite e tagliate il porro a rondelle, soffriggetelo quindi nell’olio qualche minuto e lasciatelo stufare aggiungendo 1 bicchiere di acqua finché non sarà morbido e l’acqua non sarà completamente evaporata, poi lasciate raffreddare il tutto. In una ciotola mescolate il porro con tutti gli altri ingredienti, regolandovi a occhio di sale, pepe, timo ma specialmente con farina e pangrattato per asciugare l’impasto. Sporcatevi le mani: è l’unico modo per distribuire tutto uniformemente e capire quando viene raggiunta la giusta consistenza. A questo punto create delle palline con le mani umide e passatele nella farina. Ora avete 2 opzioni: o come me vi date alla surgelazione compulsiva (mettendo le polpette su un piatto, congelandole e solo quando sono freddissime trasferendole in un sacchetto da freezer in modo che non perdano la forma sferica), oppure potete cuocerle in una padella antiaderente con il burro finché non risultano ben dorate. Solo ora aggiungete latte e zafferano per creare il sugo di contorno. La farina con cui le avrete panate farà automaticamente restringere la salsa. Servite con un rametto di timo a guarnizione.