Niente di più semplice: una pizza, con l’impasto base della vostra preferita in teglia (o se preferite acquistato già pronto, Fun&Food non vi giudica) sagomata e decorata come se fosse un albero di Natale.
Con questa tecnica “a palline”, poi, non avrete nemmeno bisogno di tagliarla e la vostra pizza risulterà già porzionata per un aperitivo festoso. Utilizzate per il formaggio dei cutter per biscotti a forma di stellina e coinvolgete i più piccoli nella decorazione, si divertiranno un mondo.
Altro bonus di questa ricetta, visto che a Natale siamo tutti più buoni, vi lascio anche le indicazioni di come preparare un impasto per la pizza a prova di pasticcione lasciando semplicemente lavorare la planetaria ed impostando timer. Vi assicuro che è un metodo infallibile, testato anche nelle giornate peggiori e super caotiche, provare per credere.
Ingredienti (con queste dosi otterrete 12 palline da 50g l’una, perfette per le dimensioni della leccarda da forno):
Per l’impasto
- 370g di farina 00
- 220g di acqua
- 4g di lievito fresco di birra
- 1 cucchiaino di sciroppo di malto o miele (opzionale)
- 5g di sale
- 5g di olio extravergine di oliva
Farciture varie
- 400g di polpa o passata rustica di pomodoro
- 1 cucchiaino scarso di zucchero
- 1/2 cucchiaino scarso di sale
- 1 cucchiaino di origano secco
- Olio extravergine d’oliva a piacere
- 200g di mozzarella in panetto per pizza (vi consiglio di utilizzare questa perché quella fresca, anche sgocciolata, rischierebbe di perdere comunque troppa acqua)
- Wurstel, olive, peperoni, cheddar o altri ingredienti di vostra scelta (opzionali, la pizza viene carina anche come margherita)
Preparazione:
Vi spiego il mio metodo classico per far preparare l’impasto della pizza alla planetaria, mentre io faccio altro. Sciogliete nell’acqua lievito e sciroppo di malto quindi trasferiteli nel boccale della planetaria insieme alla farina. Lasciate lavorare 5 minuti (io uso un timer e poi girovago per casa) con il gancio a bassa velocità, poi inserite il sale e fate andare l’impastatrice altri 5 minuti, sempre a bassa velocità. Aumentate la velocità al massimo (mi raccomando, verificate prima quale è la velocità massima consigliata dalla vostra impastatrice per il gancio: per molte multifunzione, infatti, la velocità massima può essere usata solamente con altri accessori – tipo le fruste). Aggiungete pian piano l’olio, e settate un nuovo timer a 5 minuti. Al vostro ritorno l’impasto della pizza sarà perfettamente incordato, elastico e non appiccicoso. Lasciatelo lievitare per un paio d’ore direttamente nella ciotola dell’impastatrice, coperto da un canovaccio umido.
[So che questo metodo potrà sembrarvi lungo ma fidatevi, ci sono giornate in cui questa tecnica vi salverà la cena.]
Dopo il raddoppio, dividete l’impasto in 12 pezzi di egual peso (con queste dosi 50g circa), poi sagomateli ottenendo delle palline, da disporre sulla teglia rivestita di carta forno o di tappetino in silicone seguendo lo schema: 1 pallina per la punta, 2 sotto, 3 e poi infine 4 + 2 per il tronco dell’albero. La fotografia esplicativa era d’obbligo.
Lasciate un po’ di spazio fra le palline e mettetele nuovamente al caldo, con un’altra teglia sopra in modo non si asciughino troppo in superficie.
Dopo circa 30 minuti schiacciate le palline delicatamente con il palmo della mano, in modo da chiudere tutti i buchi e creare una superficie piana per la farcitura. Preriscaldate il forno, statico, a 220°C.
Riempite la superficie, lasciando un bordo di circa 1/2 centimetro lungo il perimetro, con il pomodoro precedentemente condito con zucchero, sale e origano. Terminate con un filo d’olio evo che non ci sta mai male.
Cuocete la base rossa per 10 minuti nella parte bassa del forno, poi toglietela e condite la pizza come preferite: mozzarella, peperoni sott’aceto come festoni, olive e wurstel al posto di luci e palline. Insomma, sbizzarritevi con i vostri ingredienti del cuore, in ultimo infornate per altri 5 minuti nella parta alta del forno.
Se volete ottenere l’effetto stelline con il formaggio aggiungete il cheddar solamente a fine cottura, il calore residuo lo scioglierà delicatamente e facendogli mantenere la forma.