Oggi un post totalmente “green” con la ricetta storica del mio pesto (che era sul blog dal lontano 2013 con una fotografia tristissima e fuori fuoco) e un consiglio veloce per una pianta semplice da replicare… così, per dare un po’ di colore a un angolo della casa un po’ spento a costo zero.
Questo pesto ormai è una garanzia e io lo preparo da sempre con gli anacardi al posto dei pinoli (costano meno e gli donano una cremosità pazzesca). Lo faccio con il frullatore (blasfema o no mi trovo bene così), con l’aglio (chi mi ama mi sbaciucchi) e ne preparo sempre in abbondanza (per poi congelarlo nei sacchetti Ikea come sugo salvaspazio di emergenza). Ora, dopo aver messo tutte le carte in tavola sentitevi liberi di scegliere un’altra ricetta, oppure prima provatelo, sai mai che possa diventare anche una delle vostre ricette del cuore.
Ingredienti:
- 30/40 foglie di basilico
- 80g di anacardi
- 1 spicchio d’aglio (sbucciato e privato del germe centrale)
- 80g di grana padano grattugiato
- 4 o 5 cucchiai di olio extravergine d’oliva
- 1/2 bicchiere di acqua fredda direttamente dal frigorifero
- Sale e pepe a piacere
Preparazione:
Pulite bene le foglie di basilico ed inseritele nel frullatore con anacardi, aglio e formaggio grattugiato. Coprite con l’olio ed iniziate a frullare, aggiungendo l’acqua poca per volta a filo. Quando il pesto raggiunge la consistenza desiderata (io lo lascio sempre un po’ denso e lo allungo con acqua di cottura della pasta al momento di servirlo) assaggiate e regolate di sale e pepe, mescolando per distribuirli uniformemente. Conservatelo in frigorifero anche 4 o 5 giorni, con un filo d’olio in superficie per non farlo ossidare, mantenendo il colore verde brillante.
Amenità floricolturali
Eccoci all’angolo del giardinaggio. Oggi 2 parole al volo sulla ” pianta ragno”. Il vero nome è falangio o nastrino (Chlorophytum comosum) -> inutile dirvi che ho già soprannominato la mia Regina Phalangi ❤️. Depura l’aria in casa e se conoscete qualcuno che ne ha una potete farvi dare i cuccioli da coltivare a casa vostra (o staccarne qualcuno furtivamente dicendo “Ops”). Il nome di questa pianta, infatti, deriva dai ragnetti che penzolano dalla pianta madre, di per sé delle nuove piantine.
Staccateli delicatamente, metteteli a sfioro in acqua cambiandola ogni 2/3 giorni e in circa 7/10 giorni avrete le prime radicette (già in 3 giorni spunta qualcosa, vedere qui sotto per credere).
A quel punto potete interrare la nuova piantina.
Il falangio va bagnato poco, non ama il sole diretto né i ristagni d’acqua perciò vedete di drenare bene il fondo con espanso di argilla o cocci di un vaso rotto. È una piantina da interni perfetta per l’ufficio che richiede poca manutenzione e pollice verde minimo. Se trovate foglie secche eliminatele man mano per mantenerlo fresco e rigoglioso.
Anch’io adesso ho sempre la scorta congelata di pesto…pronta per l’uso!!!